LFW SETTEMBRE 2015 – GIORNO 2

 

Buona impressione per Emilia Wickstead che ha proposto  in passerella forme voluminose per la prossima primavera. La sua collezione è stata  ispirata da “ The Women “, il film del 1939 diretto da George Cukor interpretato da Norma Shearer , Jane Crawford e Rosalind Russell . Tavolozza di colori delicata e strutture adattate agli abiti del film seppur reinterpretati in chiave moderna. Un defilé davvero ben fatto!

 

 

emillia

 

Ispirazione filmica anche per House of  Holland che  ha scelto il famosissimo ” Paura e delirio a Las Vegas “ come punto di riferimento della sua collezione. Ecco allora spuntare le giacche safari, le camice hawaiane  ed una tuta pigiama con riferimenti chiari ai capi indossati  da Johnny Depp,  Raoul Duke e da Benicio del Toro. Collezione stravagante ma indossabile, scarpe a parte.

 

house of holland

 

 

Gareth Pugh ha mostrato per il suo ritorno nel programma londinese il suo lato oscuro. Una collezione drammatica, glamour, innovativa e particolare. Ispirata al quartiere Soho di Londra la collezione è un omaggio alla tradizione della zona come fulcro della vita notturna e recentemente riqualificata. A sfilare simil drag queen inondate di paillettes, pellicce, e lattice e con visi vistosamente truccati, forse anche un po’ troppo.

 

pugh

 

A fare da contraltare a Pugh la collezione di Simone Rocha che si è lasciato ispirare dal suo recente viaggio a Kyoto. Una collezione che arriva dopo la gravidanza della designer, e che esprime fermamente la sua capacità nell’assorbire i contesti esterni e farli propri. Texture ben fatte, gonne a ruota in cloquè e maniche a sbuffo in una collezione piena di grazia. I tessuti realizzati a mano dovevano mostrare per la designer “una femminilità iper-moderna” capace di ispirare dolcezza e durezza. Missione compiuta!

 

 

simone rocha

 

 

Donatella Versace sembra aver fatto cento per il lancio di Versus Versace a Londra! La passerella molto attesa è stata per lo più dominata da abiti neri nati dall’estro dal direttore creativo Anthony Vaccarello, che ha disegnato questa collezione sulle caratteristiche che hanno reso famosa la Maison nei primi anni Novanta. Si potevano intravedere facilmente, infatti, degli accenni ad abiti celebri realizzati da Versace come l’uscita finale che ricordava l’abito indossato da  Elizabeth Hurley e riferimenti alla famosa foto di  Peter Lindbergh per Versace. Una linea che sembra premiare viste le recenti inaugurazioni dei flagship a New York, Parigi e Londra.

 

versace

 

Molte le passerelle del secondo giorno, dunque, capaci ribaltare la brutta impressione della giornata iniziale con un mix di grazia, aggressività e bellezza.

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