Intervista a Enzo Miccio

 

Wedding Planner, stylist, creatore di una linea di spose, organizzatore di eventi. Enzo Miccio è tutto questo! Ma se tu dovessi scegliere un solo campo quale sceglieresti? Quale è il tuo grande amore?

 

La vita secondo me è un caleidoscopio di suggestioni, eventi, avvenimenti, occasioni che vale la pena cogliere. La varietà è il segreto per non annoiarsi mai. Proprio per questo non riesco davvero a scegliere. Amo il mio lavoro e non potrei rinunciare a nulla. Come stylist consultant ho l’opportunità di aiutare le persone a tirar fuori la propria personalità e a cercare lo stile più adatto per sentirsi al meglio, come wedding planner posso dar forma ai sogni degli innamorati e conoscere storie emozionanti, come designer mi lascio ispirare dal mondo che ho intorno e creo abiti che possano esaltare la femminilità di ogni sposa. Certo è faticoso, ma non è solo il mio lavoro, è una passione.

 

 

 

 Tu sei stato sicuramente uno dei primi in Italia a pensare al matrimonio come ad un evento totale fatto di tantissimi dettagli sapientemente cuciti insieme. Così come Drexcode hai puntato sulla novità, hai scelto un mondo che negli altri paesi si stava sviluppando ma che in Italia veniva ancora guardato con sospetto. Hai trovato resistenze all’inizio? Come e quando la novità è diventata normalità?

 

Quando si sperimenta si incontrano sempre difficoltà, bisogna scontrarsi con lo scetticismo iniziale, ma con forza e tenacia si può riuscire a raggiungere il risultato.  All’inizio io ero uno sperimentatore e mi sono impegnato molto per farmi conoscere e per permettere alle persone di capire il mio lavoro e apprezzarlo. Per questo motivo ci tengo tantissimo a condividere i dettagli di tutto ciò che creo, perché solo conoscendo si può davvero cogliere il valore delle cose. Credo sia importante che chi mi segue possa entrare nel mio mondo e sentirsene parte. Professionalità, dedizione, disponibilità e entusiasmo sono poi delle chiavi importanti per guadagnarsi la fiducia del pubblico.

 

 

Enzo Miccio

 

 

Cosa rende secondo te Drexcode una realtà interessante e su cui puntare?

 

 

Sono un grande sostenitore dell’imprenditorialità che ha come obiettivo la diffusione dello stile, della qualità e del buongusto. Ho accettato con gioia l’idea di entrare a far parte di Drexcode, mettendo al servizio di tante donne la mia esperienza come stylist consultant, perché credo che il valore pregiato degli abiti proposti dalla boutique online sia una garanzia di successo. Valeria e Federica offrono un’opportunità unica a tante donne che vogliono indossare in qualsiasi occasione l’abito dei sogni senza limitazioni.

Nella mia rubrica mi divertirò a dispensare consigli utili per aiutare le lettrici a non cadere in errori di stile imperdonabili e ad essere favolose.

L’eleganza è una questione di personalità e mi piace l’idea che ogni donna, con l’aiuto di Drexcode e con i miei suggerimenti, possa veder sbocciare la sua bellezza.

 

 

 

 

 

 Cosa è la moda per te?

 

La moda è un fenomeno sociale importantissimo che racconta la storia delle varie epoche attraverso gli stili e attraverso personalità geniali che hanno dettato tendenze. La storia della moda mi affascina moltissimo, le sfilate sono una fonte di ispirazione unica, in particolare quelle degli stilisti orientali con il loro bagaglio di tradizioni culturali. La moda interpreta il mondo e lo esprime attraverso le collezioni, è un mix magico.

 

 

 

Se tu dovessi scegliere due icone di stile una del passato e una del presente chi sceglieresti e perché?

 

 

Sono tante le donne e gli uomini eleganti del presente e nel passato e tanti si sono contraddistinti per assurgere al titolo di “icone”. Il concetto che ho però io di ICONA è strettamente legato ad un immagine che non ha tempo, non databile, che rifugge i trend e l’omologazione… Se penso a dei nomi mi vengono in mente Grace Kelly, Cate Blanchett, la regina Rania di Giordania, Diana Vreeland, Gwyneth Paltrow, Donna Marella Agnelli.   Nel mondo dello stile maschile considero icone l’attore Cary Grant per la sua classe immortale, James Dean per il fascino tormentato, Marcello Mastroianni insieme a Gianni Agnelli e Robert Redford per un’eleganza senza pari e riguardo ai contemporanei penso a Lapo Elkann del quale ho sempre apprezzato l’attitudine e la creatività, Johnny Depp con il suo stile chic, a volte l’eccentrico Hamish Bowles e il bel Ryan Gosling.

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