Addio a Laura Biagiotti: l’italiana che incantò la Cina!

 

 

E’ morta stamane la stilista Laura Biagiotti. Colta da un malore pochi giorni fa nel castello Marco Simone a Guidonia, sua casa privata e quartier generale del marchio che porta il suo nome, con la scomparsa della designer e cultrice d’arte Laura Biagiotti si chiude una pagina di storia della moda italiana.

 

Emblema di un’Italia che voleva crescere e andare oltre i confini la storia di Laura Biagiotti, è una storia che ci riguarda profondamente poiché parla di quell’Italia degli anni 70′-80′ che ha gettato le basi affinché l’Italia diventasse grande nella moda anche oltre i confini. A soli 22 anni Laura Biagiotti, nel 1965, fondò insieme a Gianni Cigna, che in seguito divenne suo marito, la Biagiotti Export, società che produceva ed esportava creazioni di alta moda romana, all’epoca in grado di rivaleggiare con quella parigina. Quest’idea imprenditoriale fu il punto di partenza di tutti i grandi successi che arrivarono in seguito. La collezione disegnata per Schuberth nel 1966, le collaborazioni con Roberto Capucci e Rocco Barocco e nel 1972 la nascita del marchio Laura Biagiotti.

 

 

Laura-Biagiotti-Harpers-Bazaar-1975
Un modello di Laura Biagiotti fotografato su Harper’s Bazaar nel 1975

 
La prima sfilata si tenne a Firenze, e l’ascesa fu rapida e costante. Un successo che portò Laura Biagiotti in Cina nel 1988, quando i giganteschi marchi della moda che oggi conosciamo erano ancora in embrione e la Cina era ancora lontanissima. Laura Biagiotti aveva intuito che dopo decenni di rigore, la Cina di Mao sarebbe esplosa, il piacere di vestirsi sarebbe riemerso e la moda italiana sarebbe stata fondamentale. Proprio grazie alla sua intelligenza brillante, alla capacità di intuire prima degli altri i cambiamenti e l’alternarsi delle mode Laura Biagiotti fu anche la prima nel 1995 a sfilare in Russia, al Cremlino di Mosca nella vecchia sede del Partito Comunista. Una donna forte Laura Biagiotti che solo 2 anni fa aveva festeggiato durante la Milano Fashion Week i 50 anni di carriera.

 

 

 

laura biagiotti - Cina - 1988
Laura Biagiotti fu la prima stilista italiana a sfilare in Cina – 1988

 

 

 

 

E’ una storia che ci riguarda quella di Laura Biagiotti anche da un punto di vista emotivo e non solo per tutti quei valori di determinazione e audacia che abbiamo descritto poco prima. La storia della Biagiotti è un piccolo bignami dell’imprenditoria italiana al femminile. Fu Delia, la madre di Laura, a cominciare, in pieno boom economico, con una sartoria in via Salaria. In un primo momento lontana dagli interessi della madre, Laura studiò archeologia cristiana per poi ritornare dopo gli studi ad interessarsi al lavoro della madre. La prima grande commessa per Laura e la madre fu quella di Alitalia, che affidò alla sartoria la realizzazione delle divise delle hostess dell’Alitalia.

 

 

 

 

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Laura Biagiotti premiata dall’ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano

 

 

 

 

 

 

 

Laura Biagiotti è stato un simbolo per la storia italiana anche per la sua personalità unica ed i suoi molteplici interessi. Collezionista d’arte futurista di importanza mondiale grazie al suo gusto infallibile, donna coltissima e curiosa come dimostrano i più di 10.000 volumi della sua libreria, definita dal New York Times la “Regina del Cashmere” per la sua passione per i filati pregiati che la portò ad acquistare il maglificio MacPherson di Pisa già nel 1972.  Laura Biagiotti fu nominata, nel 1995, Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Scalfaro per l’alto contributo dato alla diffusione del prestigio del Made in Italy nel mondo e da Napolitano ricevette il premio Leonardo, conseganto per la prima volta ad una donna.

 

 

 

Un vuoto incolmabile si è aperto oggi non solo nella moda italiana ma per tutti coloro che con Laura, hanno sognato e sognano un’Italia che riprenda movimento e ritorni a pensare alle cose belle, tutte quelle cose che ci hanno resi grandi nel mondo.

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