Moda Uomo – Milano 2020

Per la Fashion Week di Milano, dedicata alla Moda Uomo, sono state previste 26 sfilate, 46 presentazioni e 5 presentazioni su appuntamento che hanno svelato le nuove tendenze e collezioni per il 2020-2021. Tanti i brand in agenda come Dsquared2, Gucci e Ferragamo che hanno mostrato le loro collezioni ma tanti anche i Brand che hanno deciso di rinunciare alla sfilata uomo a favore del Co-ed. Co-ed, ovvero co-edited è la nuova parola cult della fashion week di Milano che sponsorizza una versione integrata della fashion week che vedrà sfilare durante la fashion week femminile (18-24 febbraio) anche la moda uomo in un’unica sfilata.

#1

LE PASSERELLE

Una moda uomo che alla fine non convince fino in fondo. Dolce&Gabbana portano in passerella le arti e i mestieri. Super cappotti, abiti da lavoro ed il claim “fatto a mano”. Idea carina ma che riporta alla mente il Puffo operaio o la Barbie Veterinaria. Insomma già fatto e già visto. Vera grande novità portata in campo per Dolce&Gabbana, sono i 40 giovanissimi arruolati da TikTok  per fare video delle postazioni-installazioni di artigiani all’ingresso della sfilata. Elegantissimi Armani e Ralph Lauren, as always. Svolta color block per Prada con una passerella coloratissima e pop power per Bethany Williams mentr print oriented per Marco De Vincenzo.  L’uomo di Fendi un po’ elegantone da strada un po’ ladro di appartamento non rapisce. Insomma sì… ma si poteva fare di più.

#2

VOLTI CULT

Dalle passerelle più seguite ai modelli che catturano l’attenzione: primo fra tutti lo spagnolo Jon Kortajarena che, come sempre, fa fermare gli orologi. A seguire Clement Chabernaud che si presenta con una piccola stempiatura che fa uomo navigato e non guasta. A seguire James Turlington (di cui è impossibile ignorare l’ingombrante cognome che si associa immediatamente alla zia Christie) che è già volto di Etro ed ha sfilato per Giorgio Armani, Fila, Missoni e Bottega Veneta. Per finire Alex Cunha, brasiliano, (modello simbolo di D&G con cui aveva iniziato nel 2005) conosciutissimo per le campagne di Tommy Hilfiger Underwear S/S18, Tom Ford e Lacoste.

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#3

SOSTENIBILITA'

“Sostenibilità” è la parola d’ordine che già da un po’ ha conquistato il mondo della moda e la moda uomo 2020 non fa eccezione. E se anche “Re Giorgio” Armani si fa portavoce e bandiera allora qualcosa sta cambiando davvero. Proprio nella passerella 2020/2021 Emporio Armani Uomo, a fine sfilata è infatti apparsa la scritta:I’m saying yes to recycling” mentre avanzavano  in passerella dei capi ottenuti con tessuti riciclati. Nel frattempo anche Renzo Rosso, founder di Diesel ha coinvolto Eco-Age di Livia Firth (ambassador del fashion sostenibile) per dare avvio a un nuovo progetto intitolato For Responsible Living che si pone l’obiettivo di trasformare Diesel in un brand completamente green attraverso 4 punti: Be the AlternativeStand for the PlanetCelebrate Individuality e Promote Integrity. E per concludere in bellezza per la prima volta durante una fashion week si è svolto il primo salone interamente dedicato alla sostenibilità presso Base Milano. Al White Show Milano Fashion Reboot, il primo evento dedicato interamente al fashion design e all’innovazione sostenibile a Milano c’eravamo anche noi per parlare delle alternative e delle azioni da mettere in campo concretamente per un fashion sempre più green!

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