PAZZI PER LA MODA CAMP: MA COSA E’?

Nell’ultimo mese l’interesse per la moda Camp è esploso, complice il prossimo Met Ball che si terrà il 6 Maggio ed inaugurerà la mostra Camp: Notes on Fashion al Metropolitan di New York. Ma partiamo dall’inzio… cosa è il CAMP?

 

E’ stata la giornalista americana Susan Sontag, con il suo  ‘Notes on Camp’ pubblicato nel 1964 ad ispirare ‘Camp: notes on fashion‘ l’esposizione del Costume Institute Gala per il Metropolitan Museum of Art di New York che ogni anno detta tendenza e fa parlare di se per le tantissime star che partecipano alla serata di apertura.  Quest’anno l’edizione sarà dedicata proprio allo stile Camp che nessuno sapeva esistesse prima del comunicato stampa del celebre museo americano.  E fin qui tutto bene, ma quindi che vuol dire Camp? La stessa Sontag descrisse il CAMP così: “è tutto quello che è stravagante, teatrale, esagerato, che permette di rileggere i codici del passato e spiccare tra la massa. Un po’ snob, un po’ artificioso. Spiccatamente incongruo”.

Tantissimi sono gli stilisti simbolo del fenomeno CAMP: si pensi a Jean Paul Gaultier (con il suo reggiseno a cono indossato da Madonna), Vivienne Westwood che ha reso il punk mainstream e ancora Jeremy Scott, Balenciaga e tanti altri. C’è chi lo definisce semplicemente “Kitsch” eppure il Camp è molto di più poiché sottolinea l’uso consapevole e sofisticato dell’esagerazione nell’arte, nell’abbigliamento e negli atteggiamenti. E per chi pensa che sia un fenomeno recente basta pensare agli abiti e alle acconciature esagerate dell’epoca del Re Sole a Marie Antoniette (come in maniera decisamente glamour aveva sottolineato Sofia Coppola) , o ancora all’eccentricità di personaggi come Elton John, Liz Taylor o Freddy Mercury.

E anche le star di oggi onorano il CAMP con i look più stravaganti… come non pensare a Rihanna, Katy Perry, le Kardashian o ancora Lady Gaga o Beyoncè. Ce n’è per tutti i gusti e d’altra parte “tappeto rosso” etimologicamente deriva dal francese se camper ossia “mettersi in mostra ostentando”... E allora che l’ostentazione abbia inizio!

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