Jean Paul Gaultier lascia le passerelle

Sono già passati 50 anni da quando l’allora giovanissimo Jean Paul Gaultier venne assoldato nella squadra di Pierre Cardin. Cinquant’anni di lavoro in cui abbiamo visto il genio creativo di Gaultier  esplodere a partire dagli anni ’80 e che ha concluso ieri il suo percorso con l’addio alle passerelle, annunciato via social. Il bambino terribile della moda francese dopo aver lasciato nel 2014 il Pret-a-porter lascia così anche L’Haute Couture. La festa di commiato andata in scena ieri sera al théâtre du Châtelet di Parigi è un vero e proprio album di ricordi e per chi conosce il suo lavoro un modo per gustarsi un’ultima volta la capacità di un genio della moda di reinventare e capire il mondo in cui vive rieditando pezzi indimenticabili.

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In questa festa celebrazione non manca nulla. Dal reggiseno a punta creato per il Blond Ambition tour di Madonna interpretato e reso attuale da Irina Shayk ai total look in jeans che divennero virali agli inizi degli anni ’90; dai look a righe di ispirazione marinaresca che dagli inizi della carriera caratterizzano il lavoro di Jean Paul Gaultier agli smoking donna destrutturati. Spiccano anche i capi d’archivio riutilizzati come i tuxedo lunghi rivisti e ricondizionati con ampi bracciali alle camicie che dalla passerella donna passano all’uomo. Non mancano le maschere, i colori, il nero, le forme, le gabbie. Insomma l’ultima sfilata di Jean Paul Gaultier è un inno alla gioia e alla moda, una celebrazione in piena regola per uno dei grandi couturier di moda del nostro tempo.

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In questa grande festa per il designer francese c’erano gran parte delle persone che lo hanno accompagnato nel suo percorso artistico. Icone di ieri e di oggi, cantanti, modelle e attrici. Da Boy George che ha fatto da colonna sonora all’evento con Catherine Ringer all’etoile Germain Louvet, che ha sfilato in passerella a passo di danza. Fra le modelle Karlie Kloss, Coco Rocha, Bella e Gigi Hadid, Jourdan Dunn, Irina Shayk e Winnie Harlow a mischiarsi con icone degli anni ’90 come Yasmin Le Bon, Laurence Treil e Farida Khelfa e attrici e simboli del mondo pop come Amanda Lear, Rossy De Palma per la quale aveva firmato gli abiti in Kika – Un corpo in prestito di Almodovar,  Dita von Teese e Mylene Farmer.  A sfilare però non ci sono solo abiti iconici e volti noti ma anche e soprattutto c’è in modo di pensare alla moda ancora estremamente attuale: inclusivo e divertente. Persone reali che sfilano in passerella e che sono così come appaiono: complesse ed imperfette. Forse non molti ricordano infatti che Jean Paul Gaultier fu uno dei primi a portare in passerella modelle e modelli non professionisti rompendo di fatto l’ordine precostituito del fashion system. Fu ancora lui, inoltre a presentare il primo “Guardaroba per due” nel 1985, un guardaroba unisex che avrebbe anticipato gli attualissimi co-ed e le domande che oggi si pone la moda. I geni d’altra parte fanno questo: vedono prima degli altri e raccontano un mondo che le altre persone non riescono ancora a vedere.

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E’ solo un arrivederci spiega Jean Paul Gaultier che promette di ritornare in gran spolvero con un nuovo progetto legato alla Maison, lasciando il tutto sospeso in un alone di mistero. Quel che viene da dire è che geni ne nascono pochi e Gaultier è uno di questi. C’è da sperare che sia davvero solo un arrivederci e a presto!

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