NON CHIAMATEMI CENERENTOLA…

E’ capitato, ad ognuno di noi, di affezionarsi ad un personaggio immaginario. Una profonda empatia si crea fra noi ed il personaggio dello schermo e quel senso di somiglianza è talmente forte da annullare quasi istantaneamente dalla nostra percezione il pensiero che quella persona non esiste in realtà. E’ irrazionale e dentro di noi sappiamo che non avremo mai modo di conoscere quella persona perché è frutto di una sapiente finzione, di un copione scritto per farci emozionare ma non possiamo farne a meno.  Probabilmente quel che cambia le carte in tavola è che vediamo nello schermo donne o uomini che vorremmo essere, che hanno lottato contro qualcosa ed hanno vinto o semplicemente li reputiamo meritevoli di stima e di affetto perchè ci somigliano o forse solo perchè sono delle vittime di circostanze che conosciamo da vicino.

Film still or Publicity still from "Pretty Woman" Julia Roberts ê 1990 Touchstone Pictures Photo Credit: Ron Batzdorff

Julia Roberts (che oggi compie 52 splendidi anni) è una di quelle donne che maggiormente ha saputo creare affezione e affetto nei suoi confronti per il personaggio di Vivian in Pretty Woman.  Il suo personaggio è stato amato talmente tanto che è diventato impossibile non pensare a Vivian con il volto della Roberts. Un volto diventato familiare, che ci ha saputo stupire ed in qualche modo confortare. Molte donne si calarono in quel sogno, in quella speranza, in quel sorriso della Vivian di Pretty Woman, quella che mandava a quel paese Cenerentola e che inceneriva una volta per tutte l’epoca delle principesse. Il volto della Roberts è d’altra parte quello prestato alla ricostruzione cinematografica di Erin Brockovich, una donna ugualmente forte e capace di cambiare lo stato delle cose.

Ma poi soprattutto oltre ad essere un simbolo di forza Julia Roberts è bella. Ma è bella di quella bellezza strana che non stona e non infastidisce nonostante sia stata nominata più volte la donna più bella del mondo da People. Era già stata eletta la più bella nel 1991 subito dopo Pretty Woman, poi aveva vinto ancora una volta nel 2000 l’anno di Erin Brockovich. A far superare tutti i record (solitamente questo premio viene assegnato al massimo due volte nella vita) fu la terza vittoria nel 2005, quando aveva appena partorito i suoi due gemelli, e  poi ancora la quarta vittoria a 43 anni e l’ultima freschissima 2 anni fa alle soglie dei 50. Tappe importanti che segnano non solo traguardi di bellezza ma personali. E questi premi non  hanno infastidito le donne perchè la Roberts è proprio come Vivian di Pretty Woman. Non è una principessa ma una che si è rimboccata le maniche ogni volta, che è cresciuta combattendo con l’assenza del padre morto quando lei aveva appena dodici anni. Ma soprattutto Julia Roberts non è bella come quelle modelle di Victoria Secret, irraggiungibili: è bella con il suo naso affilato e non perfetto, con la bocca grande, con le sue forme e oggi con le sue rughe. Julia Roberts è il simbolo di una donna vera che include tutte noi.

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Julia Roberts – Erin Brockovich

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Julia Roberts – Mona Lisa Smile

Julia Roberts (come Vivian ed Erin) è il simbolo di una lotta di genere che si è concretizzata nel tempo, un ante litteram del #metoo di Hollywood perchè è proprio grazie a donne come Vivian e come Erin abbiamo imparato che il principe azzurro volendo può anche arrivare ma è chi sei davvero che cambia le cose. Le principesse non esistono ma esistono donne: problematiche, insicure, sognatrici. Esistono donne come la professoressa di Mona Lisa Smile (Katherine) , indipendenti e pronte a lottare per le loro idee. E’ proprio per questo che il compleanno di Julia Roberts non è solo il suo compleanno ma anche un po’ il compleanno di tutte le Vivian, le Erin, le Katherine del mondo che hanno sempre sognato in grande e alla fine, ce l’hanno fatta. Auguri a tutte noi!

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