MASCHIACCIO A CHI?

I tempi cambiano… “Per fortuna” dicono alcuni, “Sfortunatamente” sostengono altri. Una cosa è certa: c’è stato un tempo, neanche troppo lontano in cui nascere donne significava dover affrontare molte più sfide di oggi ed in cui la credibilità non veniva concessa al gentil sesso, soprattutto in ambito lavorativo. Proprio in questo contesto nacque il Mannish Style, lo stile maschile con completo e cravatta, che iniziò a diventare simbolo di protesta e identificativo di donne forti che prestarono il loro volto alle campagne femministe. Quello stile da maschiaccio è ormai da diversi anni un trend: il Mannish Style!

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Tutto partì da Saint Laurent che fece conoscere al  mondo la potenza dello smoking da donna nel 1966 svelandone tutta la straordinaria femminilità. Saint-Laurent sapeva bene che nella sua epoca la strada dell’uguaglianza fra uomini e donne era ben lontana e un abito maschile su una donna avrebbe inevitabilmente portato ad uno scandalo e a parlare di diritti.

Quello che oggi è uno stile riprodotto e copiato in tutto il mondo non fu infatti accolto con particola calore. Un tempo il mannish veniva chiamato, in tono dispregiativo “Tomboy”. Le donne tomboy  secondo l’OED, dizionario della lingua inglese di Oxford, sarebbero quelle donne d’atteggiamento maschile, maleducate e scorrette. In poche parole inopportune. Jean Seberg, Diane Keaton e più di recente attrici come Diane Kruger, Angelina Jolie e Emma Watson hanno preferito spesso questo stile nelle occasioni più importanti. Manifesto femminista, punto cruciale della nostra storia recente e ricetta di stile sempre elegante, lo stile mannish ha portato nel nostro guardaroba la cravatta, il papillon e lo smoking. Capi che oggi più che mai sono presenti sui red carpet ed indossati dalle donne più desiderate e ambite del pianeta.

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Oggi, il Mannish Style fa tendenza, è lontano dall’evocare un valore politico ma sa ancora ammiccare alle battaglie di ogni giorno che vedono le donne ancora protagoniste di rivendicazioni, alla ricerca di una parità che sia sempre più veritiera.

Tantissimi gli stilisti più amati al mondo che, per questo inverno e per la prossima stagione, hanno presentato capi in stile mannish: Vivienne Westwood, Prada, Alexander Mc Queen, Emilio Pucci, Saint Laurent e Tommy Hilfigher sono solo alcuni degli stilisti che stanno portando avanti questo stile.

Ma il ritorno così imponente del Mannish è a suo modo anche il simbolo di una società che ha ancora bisogno di combattere e che se in parte è cambiata davvero dall’altra ha ancora bisogno di portare avanti battaglie importanti affinchè l’inclusione non sia solo un modo per professare il “politically correct”.

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