Marlene Dietrich: una donna libera

Oggi, in un mondo in cui si parla sempre di più di pari opportunità, di gender fluid, di libertà di espressione capita spesso di rivolgere uno sguardo d’attesa al futuro. Ci sforziamo di pensare ad un mondo dove le donne avranno davvero le stesse opportunità e gli stessi diritti, gli stessi stipendi. Un mondo dove i femminicidi che vediamo consumarsi giorno dopo giorno saranno il ricordo di un’epoca lontana. Quel che capita meno spesso oggi è guardare indietro alla strada fatta, a quelle donne che hanno combattuto per sentirsi libere dai ruoli che la società aveva preimpostato per loro. Una di queste donne straordinarie è Marlene Dietrich!

Tedesca di nascita, americana di adozione Marlene Dietrich è stata una delle prime dive dell’epoca contemporanea. Una delle scene oggi più conosciute è quella di Marocco, film che uscì come prima mondiale nelle sale americane nel 1930 in cui la Dietrich, cantante ed attrice, vestita da uomo baciava una donna del pubblico. E’ una delle prime rappresentazioni di un bacio omosessuale nella storia del cinema. Non solo, Marlene fu anche una delle prime donne a sdoganare i pantaloni in una epoca in cui indossare abiti maschili, essendo donna, era considerato un vero e proprio atto sovversivo.

Un carattere complesso, spigoloso ed in cerca di attenzioni che fu però il motore di una donna essenzialmente diversa dalla sue coeve. Una donna forte e piena di talento che seppe creare una tendenza, che ancora oggi quasi cento anni dopo spopola su tutte le passerelle. Marlene Dietrich e Katherine Hepburn, stelle di Hollywood negli stessi anni, furono due pioniere dello stile andro-chic. Seducenti, bellissime ed intelligenti sono loro ad aver ispirato la condivisione dell’armadio fra uomini e donne. Maschile e femminile uniti in una figura strana, particolare, all’epoca inusuale. Senza paura e a volto scoperto queste donne, come molte altre del loro tempo sentirono l’impulso di sfidare le leggi maschili imponendosi, di fatto, anche attraverso l’abbigliamento.

“Falling In Love Again: Love’s always been my game. Play it how I may I was made that way I can’t help it” – Cantava la Dietrich in L’angelo Azzurro. Un gioco innamorarsi con chiunque trovasse attraente. Fra le sue fiamme: Hemingway, John Wayne, Kirk Douglas, Frank Sinatra, Greta Garbo ed Edith Piaf. Risaputamente atea e bisessuale, fu una donna complessa e difficile. Celebri i suoi ritratti con la sigaretta in mano, che per quegli anni erano espressione di emancipazione femminile. Una donna che anche oggi intrigherebbe e che forse ancor di più è da ricordare e ringraziare per aver precorso i tempi ed averci fatto intravedere quella libertà che Marlene voleva, sognava e conquistava ogni giorno per se stessa. 

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