milano fashion week day two autunno inverno 2023

Milano Fashion Week Day 2: Prada grande protagonista

Il soffitto si alza, pian piano, quasi fosse un ascensore, non appena la prima modella solca la passerella. Incantevoli decorazioni di gigli bianchi appaiono così sopra le teste degli spettatori, ad allungare le colonne al posto dei capitelli.

Si apre così la sfilata di Prada, d’enorme effetto, senza ombra di dubbio la protagonista della seconda giornata della Milano Fashion Week.
Il marchio da cui ci si aspetta sempre il massimo non ha deluso le aspettative. Gli stessi fiori, bianchi, puri e candidi, sono applicati nelle gonne delle primissime uscite, seguite da collettoni senza camicia, giacche portate sulla pelle nuda, parka molto corti e montgomery molto lunghi, il tutto a esaltare una sensualità potente e matura.

Nel susseguirsi delle sfilate, anche gli altri brand hanno decisamente fatto la loro
parte. Max Mara, rimanendo fedele al suo stile immancabilmente classico, confortevole e sofisticato, ha lanciato una collezione ispirata all’intellettuale francese del XVIII secolo Émilie du Châtelet, abbinando ai capi iconici del brand (come il cappotto), elementi dell’epoca come alti bustier, gonne panier, corsetti, sottovesti e broccati.

Con un tono più forte e drammatico ci fa immergere nel passato Blumarine, che
propone una Giovanna D’Arco medievale, in cotta di maglia metallica. Le modelle
sfidano le fiamme che avvampano la passerella con abiti lunghi fascinanti e con tute-armature rivestite di fibbie, come delle vere e proprie eroine.

In netto contrasto con l’atmosfera più cupa evocata dal passato, si pone la sfilata di Moschino, brillante e ironica. Una donna punk che ama ricoprirsi di brillocchi, dalla testa ai piedi, non badando agli eccessi. Ma il vero tocco surreale prende spunto dagli orologi della Persistenza della memoria di Salvador Dalì: abiti, giacche e accessori sembrano sciogliersi sul corpo delle modelle, come fossero in fase di decomposizione.

Di notevole importanza e rilevanza è il messaggio mandato in passerella nella sfilata di Emporio Armani, tenutasi poco prima dell’evento all’Armani Silos.
Re Giorgio fa sfilare giovani donne che non devono chiedere il permesso a nessuno per esprimere sé stesse, con un forte senso di indipendenza e autonomia. Tailleur e cappotti in chevron grigio, ricamatissimi abiti da sera corti e scintillanti, gonne corte in peluche rosa, giacche asimmetriche e persino borse shopper ricoperte di paillettes.
Last but not least, a colpirci e impreziosire ancora di più ogni uscita è il sorriso stampato delle modelle, con cui Giorgio Armani suggerisce di vivere non solo la passerella, ma anche la vita.

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